martedì 30 settembre 2014

Genesi per Milano Cuore d'Europa

Tra gli eventi promossi dal Comune di Milano in occasione dei sei mesi di Presidenza Europea ecco comparire anche Genesi!
http://www.milanocuoredeuropa.it/genesi/
1 / 2 novembre, Teatro Oscar

venerdì 26 settembre 2014

"Per molto tempo gli uomini si sono immaginati
Colui di cui non posso pronunciare il Nome
come Luce"

giovedì 25 settembre 2014

Una domanda, per noi, per voi

"Perché avventurarsi oggi tempo di pensiero debole di materialismi di economia rampante di miti del pratico e dell'immediato di ricerca di soddisfazione immediata del desiderio a esplorare l'inizio di uno dei testi fondativi dell'Umanità e a porre di nuovo le eterne domande senza risposta che per tanto tempo nella cosiddetta modernità è stato detto inutile porsi?
O più semplicemente perché con tutti i problemi che ci sono alzare di nuovo gli occhi al cielo e chiedere i perché assoluti?"

È questa la domanda che continuiamo a porci ogni giorno che passiamo in sala prove.

È questo che chiediamo anche a voi, che ci accompagnate in questo viaggio...
Vorremmo davvero che ci deste un'opinione, che questa potesse essere un'occasione di confronto, basta una parola, un commento...

giovedì 18 settembre 2014

Dissonanze


Procedono le prove di Genesi... oggi abbiamo lavorato sulla prima parte del primo monologo... le dissonanze volute tra melodia e ritmo del testo hanno dato luogo a una discussione su quale sia la strada da prendere...



C'è posta per Genesi


Ecco il commento al testo che ci è arrivato dal monastero di San Luca a Fabriano, dove forse avremo la possibilità di portare Genesi ...


" Di particolare interesse mi sembra la scelta fatta dall'autore di mettere in dialogo alcuni testi biblici con monologhi e dialoghi che ne propongono una possibile ermeneutica in chiave odierna.
Si ritrova così l'ispirazione religiosa del tempo antico, unita ad un sentire più che moderno, che interpreta e ripropone le tematiche fondamentali.
Abbiamo apprezzato l'attenzione accurata e precisa del testo biblico presentato nella sua nudità, e la rilettura evocativa che ne viene data.


Le monache di san Luca"

mercoledì 17 settembre 2014

Sarà la strada giusta?


Oggi si prova per Genesi, in sala prove... lavoriamo su due fronti.
Lavoriamo sul movimento dell'Angelo e dell'Avversario, ma per quanto riguarda l'Angelo, siamo ancora lontani dal movimento quasi di scivolamento che avevamo immaginato...
Ma poi ci siamo chiesti anche come affrontare i personaggi... evidentemente non possiamo affrontarli costruendo il loro vissuto, in modo stanislavskiano, per intenderci, perché sono personaggi atemporali, per cui passato presente e futuro sono in realtà un unico tempo.
E allora? Dovremo aggirare il problema... e farli parlare per emozioni...ecco, un  po' come un brano musicale.
Ogni artista interpreta diversamente una stessa partitura, ma non può tradire il tono di fondo che ha dato il compositore...
Sarà la strada giusta?
Intanto, l'unica cosa che possiamo fare è prendere la suggestione alla lettera e provare a dire il testo cantandolo.
Stefania e Vincenzo hanno due modi molto diversi di interpretare la ritmica del brano,  ma è proprio questo il bello...
Sarà la strada giusta?

Sul palco, una visione del mondo.

Una struttura ottagonale, immobile, immutabile, al centro del palco.
Ci siamo chiesti a questo punto della riunione di produzione quale sia il suo significato all'interno dello spettacolo... E se fosse proprio questa struttura il vero attore?
Del resto la simbologia dell'ottagono è chiara: è un luogo di passaggio e di comunicazione tra i diversi piani della realtà.
E all'interno di questa struttura avremo la voce degli strumenti che suonano...
E se questa musica fosse proprio la voce dell'eternità?
Ecco allora sul palco due piani, quello dell'eterno che parla, e del suo dispiegarsi nel tempo, con l'uso delle parole per mezzo degli attori con il loro testo.
 A fare da intermediario, le immagini, che assumono quindi lo statuto di mezzo di passaggio, di traduzione tra due diversi piani della realtà.
Sul palco, una visione del mondo.

sabato 13 settembre 2014

Rothko per esempio...?


Immaginate ora un cortile di una palazzina come tante, a Milano.  Su questo cortile si aprono due grandi finestre e una porta a vetri, che insieme a un lucernario riempiono di luce un ampio locale soppalcato. 
Due teli blu lungo il muro, e dietro, una quantità di costumi di scena. Ai loro piedi, il palco della nostra sala prove, i due fari appesi, e il tavolo rosso, il tavolo di regia. 
È qui che siamo seduti in questo pomeriggio di inizio settembre, in attesa che inizi la prima riunione di produzione post vacanze dello spettacolo  che è stato temporaneamente intitolato "genesi" ( quale sarà il titolo definitivo?) ?
Non sai mai cosa aspettarti, da queste riunioni, non sai mai cosa salterà fuori... si sa, un'idea tira l'altra...
Di certo sappiamo che ci sarà in scena una struttura ottagonale, al cui interno saranno i musicisti... ma sarà una struttura bianca? Oppure possiamo proiettore delle immagini... sì,  ma quali? A venire in nostro aiuto è il consulente artistico della produzione, insegnante di storia dell'arte e pittore. 
"Sarebbe meglio evitare immagini figurative,  ma possiamo pensare ad artisti, soprattutto del Novecento,  che hanno riflettuto nelle loro opere sulla spiritualità, immagini astratte che evochino allo spettatore qualcosa... Rothko per esempio?" 
(L'immagine in alto, tantonper intenderci...)
 
... il resto della riunione nella prossima puntata! 



Genesi. 
Genesi elevato alla seconda. 
Perché la Genesi è il tema della nuova produzione di Studio Novecento, ma è anche il tema di questo blog, che nasce per poter condividere la genesi di questo spettacolo, perché possiate essere con noi nelle riunioni di produzione,  nel backstage,  nelle discussioni e nelle prove.
Perché possiate accompagnarci fino alle date del debutto,  1 e 2 novembre al Teatro Oscar di Milano, quando il lavoro di questi intensi due mesi verrà presentato a voi che ci avete seguito; perché per esistere il teatro non ha bisogno di grandi scenografie o meravigliosi costumi. 
Ha bisogno di noi, di qualcuno che , in uno spazio vuoto e limitato, intenzionalmente parli,  e soprattutto  di qualcuno che intenzionalmente ascolti.
Prendeteci per mano, allora.